La Via Francigena nella Tuscia

La Via Francigena nella Tuscia è la via dei Franchi e dei Pellegrini diretti a Roma e in terra Santa, da qui prende il nome un asse viario preesistente su cui transitavano eserciti, mercanti, viaggiatori, papi e antipapi.

La Via Francigena è sicuramente una meta turistica ma è soprattutto un percorso di scoperta e di crescita interiore, una via della Fede. La via Francigena nella Tuscia attraversa colline, vallate, costeggia montagne, fiumi ed incontra borghi, aree archeologiche, culture e tradizioni.

Il tracciato della via Francigena in provincia di Viterbo, parte da Proceno, il primo borgo in provincia di Viterbo sul confine con la Toscana e raggiunge Viterbo.

Da Viterbo è possibile seguire tre percorsi indipendenti:
Il primo, diciamo il classico, segue il tracciato a valle per Vetralla, Capranica, Sutri, Monterosi.

Il secondo, da Viterbo sale per la montagna dei Cimini fino all’antica stazione di posta, scende nella valle del lago di Vico e si dirige verso Ronciglione.

Il terzo tracciato sale da Viterbo verso la montagna passando per il piccolo borgo di San Martino al Cimino. Da qui è possibile fare delle scelte: se siete a piedi, superate San Martino al Cimino verso la montagna e all’incrocio con la strada provinciale 39, potrete prendere il sentiero che scende nel bosco all’interno della valle del lago di Vico.

Oppure se siete in auto, all’incrocio con la provinciale 39, potrete decidere se voltare a sinistra verso il passo della montagna o scendere a destra verso il lago di Vico e seguire le indicazioni per Ronciglione.

La Via Francigena da Proceno

Entrando in provincia di Viterbo, e nel territorio della Tuscia da nord, il primo comune interessato dalla Via Francigena è Proceno.

Castello di Proceno

A dire il vero il primo nucleo abitato è Centeno, piccola frazione di Proceno, antica stazione di posta lunga la via Cassia.
Proceno: è tra i comuni più vicini al confine con la Toscana. Conserva ancora un bel castello medievale, un palazzo Rinascimentale degli Sforza e alcune Chiese.
Tra queste la Chiesa di S. Maria della Neve che sul portale riporta lo stemma simbolo del paese: il cinghiale e le chiavi di S. Pietro. Si attribuisce la fondazione del primo nucleo abitato a Porsenna .

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Da Acquapendente

Acquapendente, Cripta del Santo Sepolcro

Acquapendente: da vedere la Basilica del Sepolcro. Nella cripta del IX sec. sono conservate le pietre bagnate dal sangue che, secondo la tradizione, vennero qui portate dal Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Acquapendente è il primo paese attraversato direttamente dalla Francigena e fu un centro importante con numerosi ospizi, locande, ospedali e centri di assistenza per i pellegrini; per ulteriori informazioni vedi il tratto su
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Da Bolsena

Bolsena, Chiesa di Santa Cristina, la Cripta

Bolsena: da vedere la Basilica di S. Cristina XI sec., la martire uccisa nel III sec.
Nella cappella del miracolo sono conservate tre delle pietre bagnate dal sangue del miracolo avvenuto durante una messa nel 1263.
Al miracolo è ispirata la processione del corpus domini che Papa Urbano IV istituì da Orvieto, dove risiedeva, a Bolsena per vedere le pietre bagnate dal miracolo. A tale evento si deve la costruzione del duomo di Orvieto.

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Da Montefiascone

Montefiascone: da vedere la Chiesa di S. Flaviano XI sec., costruita su un precedente tempio, e ampliata nel XIII sec. da Papa Urbano IV, il primo papa eletto a Viterbo. La chiesa è ricca di affreschi medievali e rinascimentali.

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Da Viterbo

Viterbo: è la città dei papi, sede di vari conclavi; conserva numerose Chiese Romaniche e monumenti medievali.
Da vedere la Cattedrale di S. Lorenzo, la Chiesa di S. Maria Nuova XI sec., la Chiesa di S. Andrea XI sec., la Chiesa di S. Sisto XII sec.
Da non perdere il quartiere medievale di S. Pellegrino e, ovviamente, il Palazzo dei Papi XIII sec. Viterbo ebbe numerosi ospedali centri di accoglienza per ospitare i Pellegrini.

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Lago di Vico

Veduta della valle del lago di Vico

Qui passava il tratto di Francigena, o strada della Montagna, che da Viterbo s’inerpicava in direzione del Passo della Montagna ad 800 mt sul livello del mare, sul crinale dell’antico vulcano Cimino che si affaccia nella valle del lago.

Caprarola, ruderi dell’antica stazione di posta e Osteria della Rosa

Qui c’era un antica stazione di posta per il cambio dei cavalli, una locanda e un osteria, Osteria della Rosa. Di quel piccolo borgo rimangono alcuni ruderi in mezzo al bosco ed una parte di basolato.
La strada proseguiva scendendo fino ai piedi di monte Venere in prossimità di un fontanile chiamato “Canale”.

La strada prosegue a valle fino alla piccola chiesetta di Santa Lucia in Vico, ai piedi del borgo medievale di Vico che sorgeva sul colle a ridosso della chiesa, un tempo appartenuto alla famiglia Di Vico. Di quel castello rimango ancora evidenti testimoniante.


Chiesa di Santa Lucia

Ronciglione

Veduta del borgo medievale di Ronciglione

Qui passava una variante che, superato il Passo del Cimino, si ricongiungeva a Monterosi con il tratto proveniente da Sutri)
Ha un pregevole borgo medievale, la Chiesa Romanica di S. Maria della Provvidenza XI sec. e l’imponente Duomo barocco progettato dal Rainaldi.

A circa tre chilometri dal paese, direzione Roma, nascosta nella campagna, si trova la Chiesa di S. Eusebio. Conserva pregevoli affreschi paleocristiani e rari graffiti lasciati dai pellegrini che di qui passavano per andare a Roma e in Terra Santa

Chiesa di Sant’Eusebio – Ronciglione

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Variante per San Martino al Cimino

San Martino al Cimino, Abbazia Cistercense

E’ uno dei percorsi della via Francigena nella Tuscia. Da Viterbo si prende la strada della montagna e si sale per San martino al Cimino che dista solo 5 km.
Un caratteristico borgo medievale di montagna ma ridisegnato nel ‘600 dalla sua signora, Donna Olimpia Maidalchini adattandolo alle esigenze e ai gusti del periodo.
Da vedere l’Abbazia Cistercense, un maestoso monumento la cui posizione domina la Tuscia viterbese fino al mare. Fu eretta nel 1150 circa dai monaci Cistercensi di Pontigny.
L’interno è uno dei più belli e suggestivi dell’alto Lazio, molto ampio e strutturato a tre navate con archi a crociera sorretti da colonne e pilastri.

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Da Viterbo passando per Vetralla

Vetralla, Chiesa di S. Francesco: Sant’Orsola e le undicimila vergine, XIV sec.

Da Viterbo per Vetralla

Il borgo si trova sul tracciato della della Via Cassia, via Francigena nella Tuscia, e praticamente da sempre è stata una cittadina di notevole importanza.
Da vedere la Chiesa di San Francesco, di epoca romanica, costruita su un preesistente luogo di culto nell’XI sec. L’interno è a tre navate con notevoli affreschi duecenteschi, un bel portale ed una suggestiva cripta recentemente ristrutturata.
All’interno conserva un bel ciclo di affreschi tra cui S. Orsola e le undicimila vergini, ed il sarcofago di Briobris, figlio di Giovanni Di Vico.

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Capranica

Importante borgo che deve la sua notorietà proprio alla Via Francigena su cui passavano merci, eserciti, potenti, sovrani, imperatori e uomini di Chiesa. Il borgo medievale era controllato dalla famiglia degli Anguillara, sempre in guerra con altri feudatari per il controllo del territorio.
Da vedere la Chiesa di S. Francesco, di epoca romanica, conserva un interno austero e il prezioso sepolcro dei fratelli Anguillara, feudatari di Capranica.

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Sutri, Chiesa della Madonna del Parto, ex Mitreo

Sutri

Tra i luoghi più antichi e abitati ininterrottamente da sempre. Oltre alle numerose vestigia etrusche conserva testimonianze medievali e la grotta dove, secondo la tradizione, Berta, qui abbandonata da suo fratello Carlo Magno, diede alla luce il famoso Orlando paladino.

Da vedere la Chiesa della Madonna del Parto (il Mitreo), antico tempio dedicato al Dio Mitra, il Duomo di epoca romanica ( rimaneggiato in stile barocco) con una importante cripta, e l’anfiteatro etrusco-romano tra i più importanti monumenti del Lazio.
Da non perdere la necropoli rupestre romana con decine e decine di tombe scavate nel banco di tufo.

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Monterosi

Uno dei più piccoli borghi della provincia di Viterbo ma non dei meno noti, essendo sulla via Cassia, ma anche perché la storia narra di due eventi importanti.
Poche case ed una piazza su cui sorge la cinquecentesca chiesa di S. Croce.
Il Palazzo Cardinalizio, già monastero.
Sulle rive del piccolo lago di Monterosi detto anticamente Janula, nel 1155 avvenne il famoso incontro fra papa Adriano IV e Federico Barbarossa. Le campagne che circondano il paese furono teatro dell’assassinio del messo di papa Innocenzo X da parte dei sicari di Ranuccio Farnese.
Da monterosi, lungo la Via Cassia, la Via Francigena si dirigeva alle porte di Roma

Visite Guidate sulla Via Francigena

Per le visite Guidate lungo la Via Francigena, accompagnatori, servizi:
Guide Turistiche Viterbo, guide ufficiali per Viterbo e la Tuscia

Visite guidate per gruppi di qualsiasi età, scuole, individuali
Tel 0761 647044, 327 3984629
www.guideviterbo.com

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