Ronciglione
Dal medioevo al rinascimento al barocco, Ronciglione ha tre borghi di epoche diverse strettamente legati tra loro, tutto ben armonizzato e fruibile anche per il turistica in cerca di cose interessanti.
Ronciglione è a 30 km a sud del capoluogo Viterbo, ad una altitudine di 441 mt sul livello del mare e conta circa 8.600 abitanti. E’ attraversato da una importante via di comunicazione, la Via Cassia Cimina che da Monterosi si distacca e sale sui crinali del vulcano Vicano ad 850 mt sul livello del mare e scende a Viterbo.
Una bella cittadina, tranquilla e fruibile per il turista.
Un po’ di storia
Ronciglione sin dalle antiche origini fu una città ricca e prosperosa. La sua posizione fu così strategica da renderla una delle città più importanti dal medioevo ad oggi, grazie anche al passaggio della via Cassia che giocò un ruolo importante per il commercio.
Furono probabilmente gli Etruschi ad abitare la zona, ma fu nei secoli successivi che raggiunse il suo massimo splendore.
Secondo alcuni, il nome Ronciglione, deriva da un certo Rossillon, nobile e potente francese stabilitosi in questi luoghi nel VIII sec. per l’aria così salubre che vi si respirava, il cui stemma era rappresentato da due leoni. Infatti, ancora oggi, lo stemma del paese riporta i leoni con l’aggiunta del giglio dei Farnese, che guidarono il paese nel XVI sec., e di una falce.
Ronciglione venne contesa dai Di Vico e gli Anguillara. Nel 1537 il card. Alessandro Farnese, eletto papa Paolo III, costituì il ducato di Castro e di Nepi e Ronciglione venne eretta a contea fino a quando Nepi venne ceduta per l’acquisto di Parma e Piacenza che divennero, a loro volta un ducato.
Il piano dei Farnese, oltre quello di istituire uno stato autonomo, prevedeva l’arricchimento architettonico dei feudi ed il loro sviluppo economico, tanto che realizzato un emissario artificiale (il Rio Vicano) sul lago di Vico, abbassarono il livello delle acque portando in superficie terreno coltivabile e per il pascolo.
Sfruttando la caduta delle acque dell’emissario, vennero costruite cartiere, ferriere, mulini e tipografie in una delle quali tra le prime stamperie in Italia delle carte da gioco.
La città divenne un forte richiamo per la manodopera che affluiva da paesi vicini e luoghi lontani e ben presto si riscontrò un forte incremento demografico che segnò la crescita economica.
Con la caduta del ducato di Castro, come tutti i feudi appartenenti ai Farnese, il paese venne incamerato dalla S. Sede nel 1649, sotto l’amministrazione della Camera Apostolica.
Nei secoli successivi Ronciglione fu attraversata da importanti percorsi storici che contribuirono ad arricchirne il prestigio ed il patrimonio architettonico di cui una parte andò perso, insieme all’archivio storico, a seguito di un devastante rogo che avvolse la città durante gli scontri politici nel 1799.
Il vero gioiello rimane il suggestivo quartiere medievale che si estende si un pianoro tufaceo a dominare la sottostante gola percorsa dal Rio Vicano. Tra le viuzze pulsa una vita più intensa e serena, isolata dal ritmo caotico dei nuovi quartieri esterni dove si svolge la quotidianità, è come se due realtà, pur essendo estremamente connesse fra loro, si fossero divise il compito di tutelare certi valori l’una, e di seguire l’inarrestabile sviluppo sociale-economico l’altra.
Ronciglione, è famosa anche per il Carnevale, tra i più suggestivi ed organizzati d’Italia.
Ronciglione si trova sull’asse viario della Via Francigena; lungo il deverticolo che saliva al passo della montagna, i pellegrini scendevano a Ronciglione per dirigersi a Roma.
lago di Vico Duomo, trittico del S. Salvatore Chiesa della Provvidenza Il Duomo ed il Palazzo Comunale
Cosa vedere a Ronciglione
Chiesa di S. Andrea: dell’edificio, completamente diroccato, rimane il caratteristico campanile trecentesco.
Chiesa di Santa Maria della Provvidenza: eretta nel XI sec. è ancora in buone condizioni. Nel suo interno, sono conservate opere ed affreschi di varie epoche. Per la visita, rivolgersi al custode nell’adiacente p.zza degli Angeli, 46.
Chiesa Santa Maria della Pace: eretta nel XVI sec., nel suo interno suggestivo si trovano pregiati affreschi dal XV al XVIII sec.
Duomo, imponente edificio barocco, eretto nel 1671 su progetto del Rainaldi, conserva importanti opere tra cui, nel transetto, il suntuoso altare sinistro in marmi policromi con una pala di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario. Mentre nell’altare destro il prezioso trittico quattrocentesco del S.Salvatore benedicente di Gabriele di Francesco.
Castello Della Rovere, benché in grave stato di degrado presenta ancora l’imponente mole sorretta dai grandi torrioni angolari.
Fontana dei Liocorni, fu disegnata dal Vignola nel XVI sec. e riporta scolpiti lo stemma farnesiano e quello dei liocorni.
Visite guidate a Ronciglione
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Caprarola, Palazzo Farnese
Lago di Vico e la Riserva Naturale, seguendo le indicazioni arriverete su una spiaggia balneabile notevolmente estesa con bar e ristoranti ed aree pic nic.
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Bassano Romano, Palazzo Giustinani Odescalchi
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Bibliografia
Vecchi M., Nuova Guida della Tuscia
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