Bassano Romano, il gioiello dei Giustiniani
Da borgo medievale a marchesato e poi principato, Bassano Romano, meta turistica per il suo Palazzo e per la bellissima faggeta.
Bassano Romano si trova in provincia di Viterbo, da cui dista 35 km a sud, ad un’altitudine di 360 mt sul livello del mare e conta oltre 4.900 abitanti.
E’ un po’ fuori dal turismo e non ci si capita per caso, ma non è molto distante dalla Via Cassia che passa a 9 chilometri.
Bassano Romano conserva una rara autenticità con vicoli stretti, saliscendi, le case con le antiche mostre delle finestre. Si possono ammirare bei portali in tufo o in peperino e le antiche porte in legno di castagno, vero elemento culturale che però sta scomparendo.
Un pò di storia
Il primo nucleo abitato risale intorno all’anno 1000 ma, secondo la leggenda, qui si incontrarono i due giovani Etruschi innamorati, la bella Velka ed il Valoroso Tarkuna.
Leggende a parte, la zona di Bassano fu abitata già dagli antichi Romani, di cui si rinvengono molte rovine di Ville e tombe sparse nelle campagne.
Tuttavia assunse l’aspetto di un Castrum Bassani solo nel XII sec. .
Quando Federico Barbarossa scese con i suoi eserciti verso Roma raggiunse anche Bassano, essendo vicino alla Via Cassia. Gli abitanti si unirono insieme alle armate pontifice per di resistere e difendere il loro borgo.
L’Imperatore non trovò molta resistenza ma lo scontro provocò la morte di molti cittadini
Dopo questa grave sconfitta gli abitanti decisero di rinforzare le mura e costruirono un primo castello guidato dai Serco di Sutri per proteggersi da assedi e saccheggi.
Successivamente il piccolo borgo fu tormentato dalle guerre tra famiglie di feudatari, che si contendevano il dominio sulle terre della Chiesa.
Ci fu un tempo in cui il feudo di Bassano appartenne a tre signori contemporaneamente tra cui gli Anguillara, sempre in guerra con altri feudatari, in particolare con i Di Vico.
Dopo la caduta dei Di Vico, gli Anguillara entrarono in possesso di un gran numero territori nella Tuscia. Ta questi Ronciglione, Capranica, Canepina, Civitella Cesi, Vetralla, Barbarano Romano, Blera, Faleria, Tuscania.
Nel 1482 gli Anguillara ricevettero da papa Sisto IV della Rovere la gestione, come unici feudatari, del Foedus Bassani e vi rimasero fino al 1595. In questo periodo gli interessi degli Anguillara erano cambiati, ma era cambiata anche la politica fatta di un nepotismo sfrenato. Decisero quindi di cedere Bassano ed il castello alla famiglia Giuseppe Giustiniani.
Il periodo dei Giustiniani
Sarà sotto la guida di suo figlio Vincenzo, nominato marchese da papa Paolo V Borghese, che iniziarono i lavori per l’ampliamento e l’elevazione del palazzo degli Anguillara.
Venne aggiunta una nuova ala e le sue stanze vennero affrescate riccamente da importanti artisti lasciando una testimonianza di rara bellezza e valore artistico.
Vincenzo, però, pensava ad una vera Villa di campagna capace di rappresentare il rango che la famiglia aveva raggiunto. Quindi fece realizzare un ponte per scavalcare la strada che separava un appezzamento di terreno dove fece realizzare un bel parco con giardini all’italiana, sculture, fontane, giochi d’acqua, ed un casino di caccia al termine di un bel viale prospettico.
Quando Vincenzo morì, nel 1676, lasciò l’amministrazione a suo figlio Andrea che sposò Maria Pamphilj, figlia di Pamphilo Pamphilj, nientedimeno che il fratello di papa Innocenzo X, e figlia di Olimpia Maidalchini, chiamata anche la pimpaccia o la papessa per la grande influenza che aveva su suo cognato il Papa e sulle vicende in Vaticano.
Fin qui ordinaria amministrazione, si potrebbe dire, se non fosse che Olimpia sconvolse il destino della famiglia Farnese ed influenzò profondamente quello del Ducato di Castro, praticamente buona parte della provincia di Viterbo.
Olimpia era una donna perfida e venale e non digeriva che i Farnese avessero un tal potere, quindi approfittò dei debiti contratti dai Farnese con la Camera Apostolica per colpirli al fianco. Costrinse suo cognato a chiedere il saldo dei debiti o la restituzione del Ducato di Castro, sapendo che i Farnese non avevano tanta disponibilità.
Nacquero delle incomprensioni, il Papa inviò il nuovo vescovo a trattare ma Ranuccio Farnese lo fece uccidere in un agguato a Monterosi. Il Papa, o la papessa, ordinò di far guerra alla città di Castro che venne conquistata e rasa al suolo. Da quel momento, quasi tutti i feudi dei Farnese vennero incamerati dalla Camera Apostolica.
Il matrimonio di Andrea Giustiniani con la figlia di Olimpia Pamphilj Maidalchini
Il matrimonio di Andrea Giustiniani e Maria Pamphilj fu un evento importante per i Giustiniani ma anche per Bassano Romano che, appunto, divenne principato con numerosi privilegi, così come Innocenzo X aveva fatto con Olimpia nel borgo di San Martino al Cimino.
Ogni anno, a Bassano, viene organizzata una rievocazione storica con la rappresentazione storica del matrimonio tra Andrea e Maria celebrato da Innocenzo X con l’incoronazione dei due sposi.
Col tempo i Giustiniani si trovarono in serie difficoltà economiche e quindi ritennero di vendere la Villa alla famiglia Odescalchi. Questi probabilmente non ebbero mai un interesse come quello dei Giustiniani verso il luogo ameno di Bassano né verso la Villa.
Già dal primo dopoguerra Villa Giustiniani venne ingiustamente lasciata in abbandono e vi rimase fino al 2003 quando lo Stato italiano l’acquistò iniziando un minuzioso lavoro di recupero.
Fortunatamente i lavori di recupero sono terminati ed il Palazzo è tornato al suo splendore. Ci si augura che i lavori procedano allo stesso modo al Parco e al Casino di Caccia.
Cosa vedere a Bassano Romano
Chiesa di S. Maria in Coelum Assunta: ha subito negli anni vari interventi, all’interno ospita nove suggestivi altari.
Chiesa di S. Vincenzo, uscendo dal paese, direzione Capranica, subito sopra l’alto colle, domina il convento di S. Vincenzo, un’imponente edificio dal quale si scopre il paese e la grande valle sottostante fino ai monti dell’Umbria, gli Appennini e a sud-ovest i monti Sabatini.
La chiesa venne eretta da Vincenzo Giustiniani e successivamente restaurata da suo figlio Andrea.
Villa Giustiniani: un antico maniero che ha subito vari interventi di ampliamento ed adeguamento. Quello imponente fu dei Giustiniani che agli inizi del ‘600 trasformarono il complesso in una splendida Villa tra manierismo e barocco, fino alle attuali forme. Vai alla pagina dedicata a Villa Giustiniani >>
Cosa vedere nei dintorni
Sutri, anfiteatro etrusco romano, la necropoli rupestre, il Mitero
Oriolo Romano, Palazzo Altieri, XVI sec.
Capranica
Caprarola, borgo mdievale e rinascimentale
Villa Farnese a Caprarola, XVI sec.
Riserva Naturale lago di Vico, lago di origine vulcanica
Nepi, resti della Rocca Borgia, XV sec., Catacombe di Santa Savinilla, il Duomo
Vejano
Visite Guidate a Bassano Romano
Guide Turistiche Viterbo
Visite guidate per gruppi di ogni età e lingua, scuole, individuali
Tel 0761 647044, 327 3984629
www.guideviterbo.com
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Bibliografia
P. Portoghesi, Il palazzo, la villa e la chiesa di S. Vincenzo a Bassano, in Bollettino d’arte, XLII (1957)
Bureca A., La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano: Dalla storia al restauro
Vecchi M., Viterbo, Orvieto e la Tuscia
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